La fondazione di San Gimignano si perde nella notte dei tempi. La leggenda racconta che nel 63 avanti Cristo i due fratelli Muzio e Silvio, giovani patrizi fuggiti da Roma perché complici di Catilina, si rifugiarono in Valdelsa e vi costruirono due castelli: quello di Mucchio e quello di Silvia, futura San Gimignano.Il primo documento storico che attesta il nome della Città è datato 30 agosto 929 quando Ugo di Provenza dona al vescovo di Volterra il monte chiamato della Torre “prope Sancto Geminiano adiacente”. È probabile che il nome San Gimignano derivi proprio dal nome del vescovo di Modena.Da qualunque luogo si arrivi, la città svetta sulla collina con le sue numerose torri. Ad oggi se ne contano tredici, ma si dice che nel Trecento ve ne fossero settantadue, almeno una per ogni famiglia benestante, che potevano così mostrare, attraverso la costruzione di una torre, il proprio potere economico (molte sono ancora visibili nel corpo dei palazzi benché “scamozzate”).

La sua fama mondiale non viene solo dalla particolare architettura, ma soprattutto dalla ricchezza di opere d’arte e dalla Vernaccia di San Gimignano, un pregiato vino bianco che qui è esclusivamente prodotto. Sembra che il vitigno sia stato introdotto per la prima volta nell’area del Comune di San Gimignano da un certo Vieri de’ Bardi, dalla Liguria, intorno al ’200; è il primo vino bianco toscano a fregiarsi della Denominazione di origine controllata e garantita nel 1993.
Il Duomo, terminato nel 1148 è considerato uno dei più prestigiosi musei della Toscana. Costruito su tre navate è un contenitore di affreschi di Scuola fiorentina: San Sebastiano (Benozzo Gozzoli), Storie di Santa Fina di Domenico Ghirlandaio e Statue Lignee di Jacopo della Quercia. Interessante anche il Palazzo Comunale, che ospitava anticamente il podestà. Attualmente accoglie il museo civico e la pinacoteca, contenente capolavori di artisti quali: Pinturicchio, Benozzo Gozzoli, Filippino Lippi, Domenico di Michelino, Pier Francesco Fiorentino. Sempre all’interno del Palazzo Comunale è possibile visitare la sala di Dante con la Maestà di Lippo Memmi ed accedere alla Torre del Podestà, o Torre Grossa, alta 54m e risalente al 1311.

Fonte: http://www.turismo.intoscana.it

CURIOSITÀ: nel 1990 il centro storico di San Gimignano è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, mentre la produzione di Zafferano è famosa fin dal Medioevo con il nome Oro di San Gimignano.

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